Tematica Animali preistorici

Thylacoleo carnifex Owen, 1858

Thylacoleo carnifex Owen, 1858

foto 518
Ill.: ARC CoE CABAH
(Da: en.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Mammalia Linnaeus, 1758

Ordine: Diprotodontia Owen, 1866

Famiglia: Thylacoleonidae Gill, 1872

Genere: Thylacoleo Owen in Gerwais, 1852


itItaliano: Leone marsupiale

deDeutsch: Beutellöwe

spEspañol: León con bolsa

Specie e sottospecie

Il genere annovera attualmente le seguenti specie: Thylacoleo carnifex il cui cranio olotipo fu raccolto nel lago Colongulac nel 1843 dal pastore William Adeney. Un rostro parziale raccolto da Adeney nel 1876 dalla stessa località sarebbe stato in seguito scoperto appartenere allo stesso individuo. Fu solo nel 1966 che fu trovato il primo scheletro quasi completo. – Il Thylacoleo crassidentato visse durante il Pliocene , circa 5 milioni di anni fa, ed era grande quanto un grosso cane. I suoi fossili sono stati trovati nel Queensland sud-orientale. Il Thylacoleo hilli visse durante il Pliocene ed era grande la metà del Thylacoleo crassidentato. È il membro più antico del genere.

Descrizione

Quest'animale, benché imparentato con i canguri ed i koala, aveva uno stile di vita simile a quello degli attuali leoni e come questi aveva sviluppato caratteristiche corporee adatte a cacciare grosse prede, che di certo non mancavano nell'Australia del Pleistocene. Il cranio del leone marsupiale era corto e massiccio, con mascelle potenti e muscoli molto forti per azionarle. Al posto dei canini, il leone marsupiale usava gli sviluppatissimi incisivi per mordere le prede. Il suo morso è ritenuto essere il più potente tra quello di tutti i mammiferi, attuali o estinti. Oltre agli incisivi, la dentatura era dotata di molari adatti a tranciare la carne. Altra caratteristica del leone marsupiale erano le zampe, in particolare quelle anteriori, estremamente forti e allungate; quando un leone marsupiale balzava addosso alla preda, le zampe servivano con tutta probabilità a schiacciarla contro il terreno, di fatto immobilizzandola. Un grande artiglio ricurvo, poi, era presente sul "pollice"; la funzione di questo artiglio protrattile era quella di sventrare l'animale immobile. I paleontologi pensano che le zampe anteriori così robuste servissero al leone marsupiale per arrampicarsi sugli alberi, portando con sé la preda appena uccisa, in un modo molto simile a quello del leopardo odierno. Le dimensioni del leone marsupiale variavano a seconda delle specie: si va da quelle di un puma per le specie più antiche (come il Thylacoleo hilli) a quelle di una attuale leonessa per le specie pleistoceniche, che aveva un peso compreso tra 100 e 130 chilogrammi e abituate a cacciare esemplari della megafauna australiana come i canguri giganti e i diprotodonti, grandi come rinoceronti. Nell'Oligocene e nel Miocene esistevano già esemplari della stessa famiglia, ma erano più piccoli: si ricordano il Priscileo, della taglia di un grosso gatto, e il Wakaleo, grande quanto un piccolo leopardo. Esistono diverse teorie sulla sua estinzione, ma le più diffuse sono due: la prima vede la causa dell'estinzione nella caccia da parte dell'uomo, mentre la seconda la imputa ad un cambiamento climatico che portò l'Australia alla desertificazione. Oggi la seconda ipotesi è molto accreditata, ma il ruolo dell'uomo fu determinante. Infatti l'arrivo dell'uomo inflisse un duro colpo all'intera megafauna, portando le specie al limite con la caccia, ma soprattutto attraverso la deforestazione, che contribuì in modo decisivo al cambiamento climatico. È possibile che alcune storie del tempo dei sogni degli aborigeni siano derivate da animali che un tempo coesistevano con i primi abitatori dell'Australia, dal momento che vi sono numerosi punti di contatto tra alcuni esemplari della megafauna e diversi esseri mitologici aborigeni. In tempi recenti, invece, si è ipotizzata l'esistenza (più che altro favoleggiata) di un misterioso animale, detto "drop bear", che piomba giù dagli alberi per assalire turisti ignari. Questo "mito", nato nella seconda parte del ventesimo secolo, è probabilmente derivato da un miscuglio tra i koala giganti e il leone marsupiale. Altri animali misteriosi dell'entroterra australiano, come i gatti fantasma o il cosiddetto "iarri", potrebbero essere avvistamenti di qualche esemplare di leone marsupiale sopravvissuto. Il tutto, comunque, anche a detta di molti criptozoologi, è estremamente improbabile.

Diffusione

È un mammifero marsupiale estinto, vissuto in Australia dal Pliocene fino alla fine del Pleistocene (circa 50 000 anni fa).

Bibliografia

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05738 Data: 01/10/2008
Emissione: Megafauna preistorica
Stato: Macedonia
Nota: Emesso anche in un foglietto
di 6 v. diversi e in autoadesivo singolo
05745 Data: 01/10/2008
Emissione: Megafauna preistorica
Stato: Macedonia
Nota: Da foglio con appendice